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      .. Non vi do il mio danaro per trattare a zuccherini quello scioccherello.
      - La mamma non ci ha colpa affatto. Sono stata io che...
      - Forse perché sei maggiore di età - rispose Grandet interrompendo la figlia, - ti permetti di contrariarmi? pensa, Eugenia...
      - Babbo, il figlio di vostro fratello non doveva mancare in casa vostra...
      - Ta, ta, ta, ta - gridò il bottaio su quattro toni cromatici; - il figlio di mio fratello di qua, mio nipote di là... Carlo non è nulla per noi. Non ha un quattrino, e suo padre è fallito... Quando quel ganimede avrà pianto l'anima sua, sloggerà di qui, perché non voglio che mi metta sossopra la casa.
      - Che significa fallire, babbo? Fallire è forse commettere l'atto piú disonorevole del mondo?
      - Deve certo essere una gran colpa, e il poveruomo sarà dannato - osservò la signora Grandet.
      - Evvia, ecco le solite chiacchiere - disse il vecchio alla moglie crollando le spalle. Fallire, Eugenia, significa esser ladro... e un ladro che, disgraziatamente, vien protetto dalla legge. Figurati che certa gente ha fornito merci a Guglielmo Grandet fidando sul suo onore e sulla sua probità, ed egli ha preso tutto e non lascia loro che gli occhi per piangere! ... Il bandito che si dà alla campagna è preferibile sempre a chi fa bancarotta ... Almeno quello vi assale e potete difendervi ... almeno egli rischia la vita, ma l'altro! ... Insomma Carlo è disonorato.-
      L'eco dolorosa di queste parole scese in fondo al cuore della povera ragazza gravandovi come un macigno, poiché, nella sua semplicità di delicato fiore nato in mezzo alla foresta, ella non conosceva né le massime del mondo, né i ragionamenti ingannatori ed i sofismi.


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Eugenia Grandet
di Onorato di Balzac
pagine 215

   





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