Pagina (99/215)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      - Oh, mamma buona, domani gli dirò che sono stata io.
      - No, ti manderebbe a Noyers... Lasciami fare; non mi mangerà, alla fine!
      - Lo senti, mamma?
      - Cosa?
      - Non senti? ... egli piange sempre.
      - Torna a letto, figliuola! ... Ti si geleranno i piedi... È tanto umido il pavimento! -
      Cosí si chiudeva il giorno solenne, la cui grave traccia rimaneva impressa nella vita della ricca ma infelice ereditiera, e il cui sonno non ebbe piú l'inconscio abbandono e la purezza soave di una volta. Assai frequente è il caso che certi atti della vita umana, benché proprio veri, sembrino in fondo inverosimili; ma non accade ciò forse perché noi cerchiamo quasi sempre di illuminare le idee piú spontanee con una specie di luce psicologica senza che tuttavia si spieghino le misteriose ragioni da cui derivano? ... Forse la profonda passione della fanciulla dovrebbe analizzarsi nei moti piú intimi e delicati, poiché è divenuta, come direbbe un bello spirito, addirittura una malattia e ha pervaso la sua intera esistenza. Molti si limitano a negare lo sviluppo invece di calcolar la forza dei vincoli, dei nodi, degli anelli che legano segretamente un fatto all'altro nell'ordine morale; ma qui il passato di Eugenia sarà per gli studiosi della natura umana come la prova della sua ingenuità e dell'improvviso effondersi dell'anima, la quale tanto meglio si schiuse al piú complesso dei sentimenti femminei, la pietà, quanto maggiore era stata la calma in cui era vissuta.
      Scossa dai casi del giorno, ella si destò piú volte per tendere l'orecchio verso la stanza del cugino, donde le pareva venissero quei sospiri che di continuo le risuonavano in petto; nella sua fantasia ora lo vedeva spirare di dolore, ora lo sognava morente di fame.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Eugenia Grandet
di Onorato di Balzac
pagine 215

   





Noyers Eugenia Noyers