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      E mi consiglia, e mi aiuta a tenere a galla la barca. Volentieri rimarrei sola: sola con te, bene mio! Ma la barca ha qualche falla. Ed egli lo sa: anzi, sta mettendo da parte, a poco per volta, i denari necessarii per liberarmi dagli impegni e divider, poi, meco il dominio.
      La vedova sospirò, e aggiunse con lieve voce:
      - Avrei bisogno di qualcuno, che veramente mi amasse. Col cuore, né con le labbra soltanto.
      - E, dopo, sparirebbe il faccendiere?
      Macario non potè dire altro! La donna lo aveva avvinghiato con braccia tentacolari e lo stringeva e lo baciava e lo baciava e lo bagnava di lacrime.
      - Ora sì, che conosco il tuo amore! Oh, poco contano i denari: e ancor meno gli impegni, dai quali son minacciata. Il tuo gesto vale! Mi ami, sì, veracemente mi ami!
      - Domani sera, avrò meco le polizze, riscattate dai tuoi persecutori, giurò Macario commosso: ma tu prometti, a tua volta, che diverrai pedagoga.
      Il domani, infatti, cadute le ombre del crepuscolo, la gentil vedovella insinuò una chiave fra le dita del giovine allievo, sussurrando:
      - Và ad aspettarmi nel negozio. Apri piano, che nessuno senta, e lascia la porta accostata: e nasconditi dentro il retrobottega.
      Rincantucciato fra le tenebre, Macario attende. Di fuori, giunge il suono di un passo di viandante, si smorza, dilegua; poi l'uscio cigola lievemente. Macario, nello stanzino, non ha visto lo spicchio di luce, che s'è adagiato, per un attimo, sul liscio pavimento; ode, però, il cauto rumore della porta, che si richiude, e pensa gioiosamente:


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Il beato Macario
Romanzo mattacchione
di Pierangelo Baratono
pagine 59

   





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