Pagina (38/59)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Era, questa, una vispa fanciulla, se ben trasandata negli abiti: e, in quel momento, balzata di furia dal letticciuolo per risolvere, certo, lo stesso problema, da cui appariva tormentato Macario, avea i panni ridotti alla lor minima efficienza. L'uno e l'altra volevano, con pari gentilezza, ritrarsi; ma, aumentando i rumori dall'interno, ansiosa sollecitudine spinse entrambi a condividere i disagi e le noie della veglia. Fosse risultato dei sospiri o di sfioramenti tra chioma e chioma o di altre consimili bazzecole, certo è che Macario si trovò a contatto con la minima efficienza dei panni proprio nel momento, in cui la porta si spalancava di colpo.
      - Ah, vilissimo uomo!, urlò l'affittacamere apparendo sul limitare, avevi chiesto, dunque, ospitalità e cibo per macchiare quell'innocente colomba? E il mantello di virtù, in cui ti avvolgevi, era semplice polvere per gli occhi dei gonzi? Ma io ti svergognerò, o ipocrita!
      - Acconsento, ribatté Macario: a condizione, però, ch'io possa, prima, accertarmi s'eri tu, che gemevi, oppure il tuo pagliericcio.
      Poi, corse a chiudersi nella propria stanza e, tra lacrime di pentimento, scrisse sul taccuino:
      Ho calunniato un pagliericcio e disubbidito alla Legge
      .
     
      XVII
     
      Il denaro, come ognun sa, è fulcro delle guerre e segno rappresentativo degli uomini. La vita e la morte dipendono, dunque, da esso: poiché un esercito non può offrirsi in olocausto per il bene supremo delle persone rimaste a casa, né un individuo può accampar diritti sull'esistenza se i quattrini sian pochi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il beato Macario
Romanzo mattacchione
di Pierangelo Baratono
pagine 59

   





Macario Macario Macario Legge Macario