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      - Son come i gatti, han gli unghioni nascosti, ma li cacciano fuori appena si trovino a tiro di un buon bocconcino.
      - Comare, perchè quasi tutte le ragazze si sposano?
      - Per scontare i loro peccati, figliuola.
      - Che sciocche! Per me, voglio bene a una sola persona al mondo: alla mia comaruccia.
      E lì, baci e moine che non finivano più.
     
     
     *

     
      Giunse l'inverno. Gli alberi del bosco si infestonaron di bianco e la terra si vestì intieramente con un bell'abito di sposa per far onore alla prossima nascita del bambino Gesù. Ma la gente corse a tapparsi in casa, sprangando l'uscio perchè non entrassero i santi di ghiaccio.
      Un giorno, si sparse nel paese una notizia, che riempì di terrore gli abitanti giovani e vecchi. C'era un lupo, che s'aggirava per i dintorni e assaltava senza pietà quanti mettessero piede fuor della soglia. Aveva già morsa a sangue, sovra una spalla, la figlia dell'oste: e si vedeva ancora il segno di tutti i denti sopra le carni. E aveva anche divorato, secondo le voci, una pastorella. Non esistevan rimedi contro la bestiaccia, che distruggeva le tagliuole come fossero trappole per i topi e non si lasciava mai cogliere dai guardacaccia.
      Anche la scontrosa fu messa in all'erta.
      - Bada di non avventurarti nella foresta, perchè saresti mangiata in un battibaleno. Giusto, sembra che il lupo preferisca la carne tenera!
      Ma lei rispondeva, pronta:
      - E chi terrebbe compagnia alla comare? E chi le porterebbe le sfogliate con la panna montata? Non ho timore degli uomini, e volete che tremi davanti a una bestia?


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Commenti al libro delle fate
di Pierangelo Baratono
Fratelli Treves Milano
1920 pagine 119

   





Gesù