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      Ma una morte per apoplessia, avvenuta in un gabinetto particolare e causata, probabilmente, da indigestione, e due o tre suicidii, provocati da leggère divergenze di giuoco, scombussolarono in così fatta maniera il cervello del nostro uomo, da indurlo a chiudere teatro e circolo e a rinnegare le antiche convinzioni per adottarne altre nuove e diametralmente opposte.
     
     
     *

     
      Pentito e contrito, egli si dedicò alla lettura e allo studio profondo della vita di Beniamino Franklin, delle massime di Samuele Smiles e di parecchi altri libri del genere. I suoi amici lo udivano esclamare sovente:
      - La miglior via per riuscire a qualcosa nel mondo è quella del dovere. Un galantuomo vince gli ostacoli con la sua stessa onestà. Un cuore buono e un animo giusto finiscono sempre, prima o poi, col trionfare.
      Tanto gli avean messo a soqquadro il comprendonio quei benedetti suicidii!
      Dopo aver meditato sui propri casi, il nostro uomo deliberò di fondare una grande banca di credito, che elargisse quattrini, a interesse legale, alle persone di provata scrupolosità. Subito fu un corri corri di impiegati, di commercianti e di industriali. Riscuotevano il denaro, ringraziavano con le lagrime agli occhi, giuravano che sarebbero morti piuttosto che non far fronte con puntualità al loro impegno, poi sgambettavano via svelti come caprioli, benchè avessero il peso generico del corpo aumentato dal peso specifico dei biglietti di banca. Ma, alla scadenza, i commessi del nostro uomo, tornando alla banca, invece di sgambettare sembravan lumache, tanto procedevano lenti.


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Commenti al libro delle fate
di Pierangelo Baratono
Fratelli Treves Milano
1920 pagine 119

   





Beniamino Franklin Samuele Smiles