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      - Benedetti da Dio! Che devo fare?
      - Ci voglion tre incantamenti, - continuò il terzo mariuolo.
      - L'incantamento delle stoffe, - disse il primo mariuolo: - e a quello penserò io.
      - L'incantamento dell'oro, - disse il secondo mariuolo: - e a quello penserò io.
      - L'incantamento delle gemme, - disse il terzo mariuolo: - e a quello penserò io.
      Il vecchio non poteva più star fermo sopra la sedia tanto era impaziente.
      - Mettete qui tre rotoli di stoffa fine, - spiegò il primo mariuolo. - Pronuncerò la formula magica; e voi invierete un rotolo ad una delle fanciulle. Se l'incanto non giova, inviate il secondo rotolo. Ma potete esser certo che, al terzo, la ragazza vi getterà le braccia al collo e vi troverà giovanissimo.
      Il vecchio nicchiava, e non diceva nè sì nè no.
      Infine, vennero le stoffe, fu pronunciata la formula: e, al terzo rotolo, la ragazza cedette.
      Il vecchio gongolava dalla gioia. E volle che i tre mariuoli rimanessero lì, in casa, per fare anche gli altri incantamenti.
      - Mettete qui tre monete d'oro, - spiegò il secondo mariuolo. - Pronuncerò la formula magica; e voi invierete una moneta alla seconda fanciulla. Se l'incanto non giova, inviate un'altra moneta. Ma potete esser certo che, alla terza, la ragazza vi getterà le braccia al collo e vi troverà giovanissimo.
      Il vecchio sospirava e non diceva nè sì nè no.
      Infine, vennero le monete, fu pronunciata la formula: e, alla seconda moneta, la ragazza cedette.
      Il vecchio, che ormai aveva preso gusto al giuoco, non vedeva l'ora di far strage anche dell'ultima fanciulla.


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Commenti al libro delle fate
di Pierangelo Baratono
Fratelli Treves Milano
1920 pagine 119

   





Dio