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      Basta un segno a far riconoscere un uomo. Un semplice aneddoto su Giorgio Perroni caratterizzava il suo naturale di giovialone in cerca di passatempi. Del resto, tanto il De Sorenny quanto il Perroni, durante il giorno adempivano le loro importanti funzioni di giornalisti, ne si permettevano, nelle ore di lavoro, il minimo scarto di fantasia.
      Al Circolo dei Nauseati il Pinzi, che conosceva tutti i soci, venne a chiedere aiuto e consiglio. Spesso, nella notte, egli aveva discusso ore e ore in Galleria Mazzini con quegli scapigliati, che lo consideravano con simpatia e riconoscevano in lui un'autorità in fatto di manifestazioni pazzesche.
      Tuttavia, alla sua proposta di aiuto per la signorina Scarpette, essi compresero subito l'importanza e la difficoltà dell'impresa e, sebbene piuttosto generosi di natura, non ebbero il coraggio di pronunciarsi e di accettare un mandato così poco adatto alla loro indole e al loro metodo di vita.
      Soltanto Giorgio Perroni e il De Sorenny si alzarono in pari tempo, dichiarando che il mistero li stuzzicava e che essi eran pronti ad affrontarlo. Gli altri, un po' sconcertati, dal loro stesso timore, tentarono di proporre debolmente la propria adesione, che ritirarono subito, vista la poca premura dei due nell'accettarla.
      In tal modo fra il Pinzi e i due giornalisti venne stabilito che sin dal domani notte la signorina Scarpette sarebbe stata condotta dal filosofo vagabondo in presenza dei due e che avrebbe essa stessa posti al corrente gli interessati di quanto si doveva fare, in avvenire, per raggiungere l'intento.


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Genova misteriosa
Scene di costumi locali
di Pierangelo Baratono
pagine 280

   





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