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      La isolai qui, in questa casetta, ove venni anch'io, attirato dalla quiete, che vi si gode, e dall'amore paterno, che nutrivo per te. Ora, tua madre mi ha pregato di interrogarti. Essa non può far nulla; ma io sono pronto ad accondiscendere pienamente alla tua volontà, qualunque essa sia.
      — Non capisco, Gianni; chiese la fanciulla, fattasi pensierosa alle parole dell'amico.
      — Ora capirai. Tu sei una giovanetta, ormai, e possiedi coltura e bellezza a sufficienza per poterti presentare onorevolmente al mondo. Che vuoi fare? Vuoi rimanere accanto a tua madre e al tuo vecchio amico, spersa tra queste campagne, senza poter far brillare i vantaggi della tua età e della tua costituzione? O preferisci recarti a Monaco o a Genova e, al mio fianco, ma lontana da tua madre, fare i primi passi nel mondo? Tu sei ricca, ricordati, poichè puoi disporre dei miei averi, che sono molti. Qualunque sarà la tua risoluzione, io fin d'ora m'impegno a che venga effettuata.
      Augusta sentì un nodo di pianto serrarle la gola, ma si trattenne. Essa stessa pensava che Maglino aveva ragione e che era giunto il tempo di scegliere una via. Tuttavia, non sapeva risolversi. Mormorò:
      — Lasciami un po' di tempo per riflettere. Ho le idee molto confuse, e poi, non mi rendo ancora conto di quanto mi hai detto.
      — Sta bene, le rispose il sarto. Fra un mese sarò di ritorno a Ruta, poichè domani devo partire per porre in ordine tutti i miei affari e potermi dedicare interamente alla tua felicità. A quell'epoca mi dirai la tua decisione.


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Genova misteriosa
Scene di costumi locali
di Pierangelo Baratono
pagine 280

   





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