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      — Appunto.
      Gli occhi dell'uomo brillarono selvaggiamente. Parve prendesse una rapida decisione. Poi, alzando la voce, esclamò:
      — Oh, carissima signorina Brendel! Sono veramente lieto di conoscerla. Ero un grande amico di sua madre a Monaco.
      — Davvero? Non l'ho mai visto, se ben mi ricordo, nei saloni di mamma.
      — Sì, non frequentavo la società. Ma conoscevo sua madre lo stesso e nutrivo per lei una vera amicizia. Mi permette di accompagnarla fino a casa? Penso ch'ella faceva la sua solita passeggiata, quando ho avuto l'onore di incontrarla.
      Ardo dal desiderio di rivedere la signora Sofia e confesso che le sarei infinitamente grato, s'ella volesse indicarmi il villino, ove abita con la sua mamma.
      Augusta rimase contrariata dalle parole di quell'uomo. Tuttavia, si rassegnò a far buon viso al nuovo conoscente.
      — Sarò lieta di accompagnarla da mia madre, che rivedrà, certo, ben volentieri un amico.
      — Grazie, mille volte grazie. Permetta ch'io mi presenti a lei. Mi chiamo Dario Cerruti e sono negoziante a Genova. Conobbi sua madre appunto per mezzo del suo stabilimento di panni, ch'essa aveva ereditato dal marito.
      I due tornavano, ora, sui loro passi. Dario Cerruti non cessava di chiacchierare, inframmezzando la conversazione con motti di spirito e arguzie, che facevano sorridere la fanciulla. In fondo, quell'uomo non era tanto spiacevole, quanto il suo aspetto poteva far supporre. E poi, c'era tanta noia e malinconia in casa, dopo la partenza di Maglino! Il nuovo venuto avrebbe servito di svago alle due recluse.


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Genova misteriosa
Scene di costumi locali
di Pierangelo Baratono
pagine 280

   





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