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      Un attento osservatore non avrebbe potuto trovar nulla a ridire su quel viso fine e intelligente e su quel corpo, che uno scultore avrebbe preso a modello per una Diana cacciatrice. L'agente s'avvide subito della bontà della merce; tuttavia, fece alcune difficoltà.
      — Senta, signore, disse rivolgendosi a Verdugos; io farò il possibile per collocare la sua protetta in Genova. Purtroppo, non posso dir nulla per ora. Se la signorina volesse abbandonare questa città, sarebbe un altro affare! Ogni cosa si appianerebbe. Ma qui abbiamo soltanto un cafè-concerto, pel quale le richieste sono molte e pochi i posti.
      Tuttavia si ammansò alla vista di un biglietto di banca, che lo spagnuolo depose negligentemente sovra il suo tavolo.
      — Mi avvedo, soggiunse l'agente, che la signorina vuole cantare per suo divertimento. Essa avrà, quindi, poche pretese e si adatterà alla paga, che vorrà stabilire il proprietario del locale.
      — Anche per nulla si produrrebbe la mia cara Augusta, fu sollecito a soggiungere il Verdugos.
      Carlo Bruni fece una smorfia di soddisfazione.
      — Troppo poco, signor mio! Qualcosa son certo che, soltanto per la rinomanza del suo cafè-concerto, il proprietario darà. Soltanto bisognerà vedere se vi saranno posti liberi e quando.
      Finse di pensare un poco, poi disse:
      — Bisognerebbe ch'Ella mi affidasse la signorina per due ore. La condurrei io stesso, e subito, dal signor Fabretti, il quale è uomo molto sospettoso e irascibile, nè vuole protettori o raccomandazioni per le sue scritturate.


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Genova misteriosa
Scene di costumi locali
di Pierangelo Baratono
pagine 280

   





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