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      — Saremo amici, non è vero? E mi aiuterete a cercarla, per l'amore, che le avete voluto?
      — Volentieri. Sarò il vostro amico ed il vostro compagno, se vorrete.
      Tra i due, ormai, si era stretto un patto indissolubile. L'indole avventurosa del Perroni aveva trovato un degno aiuto nella pazzesca figura del sarto. E poi, non c'era una comune affezione ad unirli per sempre?
      Il Maglino aveva deposte sopra un tavolo diverse bottiglie. Era un prendere il Perroni per il suo debole. Soltanto il calare della sera distolse i nuovi alleati dal portare una breccia maggiore alla provvista liquida del sarto.
      Tra un bicchiere e l'altro le confidenze si erano accentuate, i consigli erano fioccati da ambe le parti, fra i sospiri e i singhiozzi del Maglino e i silenzi dolorosi di Giorgio.
      Uscirono insieme, a braccetto, e si recarono a mangiare in un modesto ristorante di via Balbi, ove nessun altro avventore poteva disturbare il loro colloquio.
      Alle frutta il piano di battaglia era stato completamente delineato.
      Il Maglino aveva detto:
      — Conosco Augusta. Da quanto mi avete raccontato, ho un'idea esatta del suo modo di agire e di pensare. Non è tornata, certo, nè sul palcoscenico nè fra le altre prostitute. Dobbiamo cercarla nei quartieri dei marinai o in un casino.
      Giorgio aveva annuito, poichè, conoscendo l'indole capricciosa e bizzarra delle donne, pensava anche lui a una simile fine.
      Fin dal domani i due dovevano mettersi in campagna.
      Poveri piccioni, spersi dietro una fava! Essi credevano di lottare pel bene, nè potevano, nella loro grande affezione verso Augusta indovinare le leggi misteriose della fatalità. Chi diceva loro che la donna sarebbe stata contenta di esser ritrovata da un amante, che aveva abbandonato e da un vecchio, al quale aveva fatto credere la sua morte?


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Genova misteriosa
Scene di costumi locali
di Pierangelo Baratono
pagine 280

   





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