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      Egli è il sensale unico, poichè la vita ritirata e monotona delle fanciulle impedisce loro di fare una scelta secondo il gusto. Ed ecco migliaia di matrimoni sorgere fra giovani devoti e giovanette beneducate. Da una parte c'è dote, dall'altra capitale. Che attendere? Il Dio Amore è pagano, perciò non ha diritto di protestare. Che importa, se dopo il matrimonio la sposa apre gli occhi e si prepara a incoronare degnamente il marito? Che importa se questo, distolto per breve tempo dalla luna di miele, torna agli antichi amorazzi e si crea una famiglia accanto alla vera? Purchè il prete possa comandare, impartire benedizioni, manipolare coscienze, assoggettare cervelli, voga la galea!
      La mattina dopo la festa da ballo in casa Lima, nella chiesa di Santa Maria di Carignano si trovarono, all'ombra di un confessionale, Anna Vincigli e il Bonci. La donna vestiva di nero e sembrava raccolta in una sua preoccupazione interna, che le si esternava sul volto con una espressione triste dello sguardo e con il leggiero aggrottarsi delle sopracciglia. Il Bonci, invece, aveva un aspetto ilare e a mala pena ratteneva un sorriso di soddisfazione, che tentava di arcuargli le labbra.
      C'era messa bassa, quella mattina. Qualche vecchia occupava i banchi, intenta nella preghiera. Il prete officiava, rattenendo a stento lo sbadiglio e dando di tempo in tempo qualche amorevole pizzicotto al chierico troppo distratto.
      I due si avvicinarono l'uno all'altro dietro un confessionale vuoto. Nel monotono stridore della voce del sacerdote il loro bisbiglio si udiva a pena.


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Genova misteriosa
Scene di costumi locali
di Pierangelo Baratono
pagine 280

   





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