Pagina (264/280)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Verso le tre del mattino molte signore e molti uomini si eclissarono dal ricevimento del banchiere e con i loro abiti neri e le vesti scollate si disposero a sedere intorno a quella tavola preparata per l'orgia. Una sedia più alta attendeva un ospite distinto, che non tardò a comparire nella persona di Dario Cerruti. Con lui erano Anna, la piccola Bisca e il Bonci.
      Che cosa accadde in quell'ambiente riscaldato dal vino e pregno di lussuria? Noi non possiamo e non vogliamo dirlo, poichè già troppe volte fummo tacciati di pornografici per aver esposto con sincerità di tinte altre scene vive e reali. Anna, che si era lasciata indurre ad accompagnare il Cerruti solo con la speranza di poter insinuare il disgusto nell'animo di Bisca per quell'uomo profondamente corrotto e corrompitore, aveva rifiutato di sedere al fianco del suo terribile innamorato e si era rifugiata con la fanciulla sotto la protezione del Bonci.
      L'orgia, alla quale i tre poco partecipavano, aveva raggiunto il suo culmine. Anna, parlando sottovoce alla fanciulla, le faceva rilevare tutta l'ignominia, la bassezza di quell'infuriare dei sensi; ma allorchè toccava della parte che il Cerruti sosteneva in quella lasciva commedia, era obbligata a fermarsi nel suo discorso, poichè vedeva Bisca impallidire e tremare e fare sforzi per trattenere le lagrime.
      — Ma questa bambina è ipnotizzata!, finì con l'esclamare all'orecchio del Bonci. Costui sembrava in preda ad una strana preoccupazione: infuocato in volto, seguiva con gli occhi lo svolgersi della scena, portando ogni tanto macchinalmente la mano al collo, come volesse liberarsi da una stretta invisibile.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Genova misteriosa
Scene di costumi locali
di Pierangelo Baratono
pagine 280

   





Dario Cerruti Anna Bisca Bonci Cerruti Bisca Bonci Cerruti Bisca Bonci Anna Anna