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      Oh, se la studentessa avesse potuto leggere nel suo cuore e nel suo stomaco!
      Debbo aggiungere che Buono-a-niente piacque? Quando tornò a casa, il mio povero eroe non trovò più traccia nè della cena nè dell'amico affamato.
     
     
     *

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      Ho detto che il pittore abitava all'ultimo piano, in una specie di soffitta.
      Dalla piccola finestra della sua camera egli dominava un terrazzino. Buono-a-niente rimaneva spesso ore e ore appoggiato al davanzale, vagando distrattamente con l'occhio per il cielo e sulla via un po' deserta. Una sola cosa turbava il suo quieto fantasticare e cioè un bellissimo pappagallo, di una razza rarissima a piume verdi e rosse, che troneggiava sopra una gruccia nel terrazzino, fra un vaso di rose e uno di geranî. La bestia pareva fosse stata allevata a bella posta per disturbare i sognatori, poichè non cessava mai dal cantare certe sue nenie, inframmezzandole accortamente con brani di dialogo e invocazioni al pasto.
      Per qualche tempo Buono-a-niente sopportò il martirio. Infine, un giorno ebbe una idea. Comprò un secchietto di latta, una specie di giocattolo col suo manico per tirar acqua dai pozzi minuscoli, che sogliono fabbricare i bambini. Atteso il momento buono, in cui nessun volto umano era affacciato alle finestre, calò con una funicella il secchio colmo di acquavite, sino a portata del becco del pappagallo. L'uccello cominciò col guatare quel liquido sconosciuto: poi, incuriosito, volle assaggiarlo.
      Pare che il gusto dell'alcool piacesse al figlio della libera America, poichè in breve il secchietto rimase asciutto e potè venir ritirato dal suo proprietario.


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Ombre di Lanterna
di Pierangelo Baratono
1909 pagine 254

   





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