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      Badate a non affezionarvi troppo, chè potreste incontrare di nuovo il malocchio!
      - Avete ragione!, mormorò in risposta il mio amico. Ma ormai ci sono abituato!
      - E se diventaste jettatore a vostra volta?, continuai ridendo.
      Rise anche lui:
      - Sapete? Sarebbe l'unico modo per non essere più jettato.
      Notai in quel tempo nel maestro Pèpere una preoccupazione sempre crescente, che gli turbava la bella faccia serena e lo rendeva nervoso.
      - Che avete, maestro?, gli domandai un giorno.
      - Volete saperlo? Ho il desiderio d'adottare davvero quella bambina; ma non oso. Ho paura che succeda una disgrazia.
      - Ubbìe! Adottatela e guarirete!
      La sera andai a cenare alla mensa. Don Antonio si mostrava più allegro del solito, pur non tralasciando di brontolare di quando in quando contro la sua protetta. Ma pronunciava quel titolo "Salame!" con un tono così dolce, da far quasi venire le lagrime agli occhi a me, che sapevo le sue intenzioni. E poi, la covava con lo sguardo con un'espressione amorosa e paterna, che non sfuggiva alla mia osservazione.
      Al domani mi disse solennemente:
      - Ho parlato con la madre e con la figlia; sono entrambe contente. Così, questa sera dovete essere ancora dei nostri e prender parte ai brindisi, che ho intenzione di fare.
      Era felice; il suo faccione onesto si rischiarava come una luna piena. A cena annunciò ai commensali la sua risoluzione, che fu accolta con un'ovazione generale. Allorché furono poste in tavola le bottiglie, offerte da don Antonio, l'allegria cominciò a prendere un gigantesco sviluppo.


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Ombre di Lanterna
di Pierangelo Baratono
1909 pagine 254

   





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