Pagina (177/254)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E poi, lo studio eccessivo gli fa male. L'ho rimproverato dolcemente di non curarsi abbastanza della salute. Ma Pietro Mercovich non ha voluto promettermi maggior giudizio per l'avvenire. È molto orgoglioso e vuole innalzarsi su tutti; fra poco diventerà ministro, probabilmente. Me l'ha detto lui stesso, serio serio: ma le sue mani stringevano le mie con forza e i suoi occhi cercavano nello spazio qualche cosa, che soltanto lui sa vedere. Com'è bello il mio Pietro quando guarda così, col volto bianco, le labbra serrate. Glielo confessai ridendo e gli permisi di darmi un bacio fra i capelli, per ringraziarmi. Gli ho parlato del pittore Leone Varinski; ma non ricorda d'averlo mai conosciuto. Lo sapevo che si trattava d'un millantatore! Lo dirò a mio padre e cercherò di smascherare quell'ipocrita. Anche Pietro Mercovich pensa che mio padre sia troppo pronto ad entusiasmarsi ed a stringer relazione con gente qualsiasi. Ma non osa dir nulla, per paura d'offenderlo. Tuttavia m'ha promesso d'informarsi e di tener gli occhi aperti per proprio conto.
      Avrei voluto dirgli che qualcuno tentava di mettermi in guardia contro di lui. Ma si sarebbe inquietato senza costrutto. Tanto, lo sa anche lui che la sua piccola Anna non crede alle parole degli invidiosi, perchè lo ama con tutta l'anima! Com'è bello essere attaccati ad una persona, come sono io a Pietro Mercovich! Non si vive più per sè stessi, ma per l'amato. A volte m'illudo di non pensare più se non col cervello di lui, di trasfondermi nella sua anima a formare un essere solo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Ombre di Lanterna
di Pierangelo Baratono
1909 pagine 254

   





Pietro Mercovich Pietro Leone Varinski Pietro Mercovich Anna Pietro Mercovich