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      Si volse di nuovo al collega, a dire:
      - Accetto ciò che mi offrite, perchè sento che offrite sinceramente, senza sottintesi. Sarò un buon compagno dei sedentari, poichè mi sento anch'io un sedentario adesso, racchiuso come sono nella tomba del mio antico sogno.
      Sorrise e additò all'altro il cielo, irradiato dal sole.
      - Vede!, osservò; oggi c'è luce dovunque, anche nel nostro ufficio!
      Il cane dell'ubriaco
     
      Prima di piegare il capo sotto l'inesorabile castigo io vi prego, o giudici, di ascoltare una difesa, divenuta inutile innanzi alla legge, ma dalla vostra stessa umanità imposta e voluta. Ho ucciso il mio bambino, la creatura, che amavo sovra tutte in questo mondo. Vedo ancora innanzi a me il suo piccolo cadavere, bianco in una pozza di sangue. Per notti e notti mi son strappati a furia i capelli, mi son martoriata la fronte contro le pareti della mia cella, chiedendomi: Ma come, come è accaduto tutto ciò?
      Adesso, che la calma è tornata nel mio spirito e mi ha ridonato il ricordo, io vengo innanzi a voi, giudici, e vi dico: Non voglio scolparmi; il mio delitto è orribile e non ha pena, che lo adegui. Ma se le ore, passate nell'ambascia, col peso dell'omicidio nel cervello, con la continua immagine innanzi a me della mia adorata creaturina uccisa dalle mie stesse mani, se le torture, che ha subito il mio spirito in questi lunghi mesi di prigionia, mi danno un lieve diritto alla vostra commiserazione; io vi scongiuro, lasciata per qualche istante da parte la qualità vostra di rappresentanti l'ineluttabile legge, di volermi benevolmente ascoltare, concludendo poi se dobbiate attribuire lo spaventoso delitto a malvagità mia o ad un atroce destino.


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Ombre di Lanterna
di Pierangelo Baratono
1909 pagine 254