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      Secondo il mio metodo s'imponeva l'affermativa; perciò, aprii la bocca e pronunciai un "sì" fermo e dignitoso. Mi rispose una lunga risata. Alzai lo sguardo, meravigliato: la sposina e il sindaco erano scomparsi; intorno a me c'erano soltanto degli invitati e dei curiosi, che sogghignavano. Qualcuno mi spiegò che la mia fidanzata s'era allontanata dalla sala, seguìta dai parenti, tutti resi furiosi dal mio lungo silenzio, che interpretavano come un oltraggio. Era colpa mia, forse? O non piuttosto di quegli sciocchi, che non comprendevano il metodo?
      Orvia, concludo. Nessuno scienziato al mondo, foss'anche panciuto e munito di forti lenti turchine, potrebbe indurmi a rinunziare al mio libero arbitrio e a credere che gli avvenimenti, anche i più futili, possano dipendere da forze estranee alla mia volontà. Ma, perbacco!, se mi siedo a questo tavolo di caffè, come faccio e come invito a fare tutti voialtri, chi mi ha potuto persuadere a quest'atto, se non la mia stessa volontà e il desiderio di offrirmi e di offrirvi qualcosa? E se voglio bere una Coca Boliviana, chi me lo può impedire, chi può opporsi al mio desiderio formulato?
      - Cameriere, una Coca Boliviana!
      - Subito, signore!
      - A voi. Fra due minuti avrò il mio bicchierino ben pieno innanzi a me e lo sorbirò lentamente. Chi oserà pretendere di guastarmi questo piacere? E non sarò io, io solo, per mezzo della mia volontà, che avrò procurata la voluttà di una Coca Boliviana al mio stomaco? Oh, bravo! Ecco appunto il cameriere! Cameriere, posate il bicchierino con precauzione dinanzi a me, in nome del libero arbitrio!


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Ombre di Lanterna
di Pierangelo Baratono
1909 pagine 254

   





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