Pagina (40/143)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ecco quali erano gli uomini eletti dalla maggioranza dei ruminanti come Rochefort, con adattatissimo vocabolo, classificò i provinciali che avevano già coll'opera sua imposti alla Francia i famosi sì dell'ultimo plebiscito.
     
     
      CAPITOLO V.
      LA RIVOLUZIONE.
     
      Il 18 marzo eccitata dagli uni, conseguenza logica della mala fede degli altri, voluta dalla inevitabile fatalità delle cose, la rivoluzione fu padrona del campo e terribile levò il suo ruggito. Seguendo lo sviluppo dei fatti che travolsero nel vortice apertosi tante vittime umane, noi avremo un'uguale parola, un'uguale misura... Sovra le due fazioni che si lanciarono l'una contro l'altra, pesa una tremenda responsabilità, quella di una guerra civile compiutasi sotto gli occhi dello straniero che era là sinistro spettatore di quell'orrendo macello, e che in mezzo a quel lago di sangue vede scomparire la grandezza d'una nazione. Forse d'innanzi alla difesa dell'onore nazionale, innanzi all'idea di liberare il suolo francese dall'invasione era dovere di carità cittadina sagrificare ogni rancore, ogni disgusto, ogni legittimo reclamo sull'altare della Concordia che poteva ancora salvare la Francia; ma in mezzo a quel turbine spaventevole, che è una rivoluzione, quale sguardo può leggervi arditamente e con serena coscienza farsi giudice di quell'eruzione che come il vulcano non ha traccie nè limiti finchè l'impeto della sua foga distruttrice siasi esaurito?... Accanto alla santità di nobili principii proclamati, di generose aspirazioni santificate coll'abnegazione, suggellate col sangue, v'ha commisto il buio di tenebre inesplorate.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gli incendiari della Comune
di Ulisse Barbieri
Legros Felice Milano
1871 pagine 143

   





Rochefort Francia Concordia Francia