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      Io non ho altro titolo all'onore di comandarvi, miei cari concittadini, che quello d'essermi associato alla vostra eroica resistenza, difendendo con ogni mia possa contro il nemico, sino all'ultima ora, i vostri forti e le vostre posizioni poste sotto il mio comando.
      Appoggiandomi sui capi eletti delle nostre municipalità, io spero di riescire con la persuasione e i savii consigli ad operare la conciliazione di tutti sul terreno della Repubblica, ma sono fermamente risoluto a dare la mia vita, se fa d'uopo per la difesa dell'ordine, il rispetto delle persone e della proprietà, come il mio unico figlio diè la sua per la difesa della sua patria. Stringetevi attorno a me. Concedetemi la vostra fiducia, e la Repubblica sarà salva.
      La mia divisa rimane quella dei marinai:
      Onore e Patria!
      Il viceammiraglio comandante le guardie nazionaliSAISSET».
      Intanto i maires di Parigi trattavano col Comitato. Le trattative andavano a rilento. Il Comitato, per affrettarle, spedì tre battaglioni e quattro mitragliatrici alla mairie del secondo circondario, situata in via della Banca. Diversi magistrati municipali stavano riuniti colà. I tre battaglioni e le quattro mitragliatrici si fermarono in fondo alla via Vivienne. Alcuni delegati del Comitato centrale furono ricevuti dai magistrati municipali. Si discusse lungo tempo. Infine si convenne che le elezioni sarebbero prorogate al giorno 30.
      I delegati diedero la buona notizia ai tre battaglioni, che alzarono il calcio dei fucili in aria. A questo segno, le guardie nazionali conservatrici si fecero da banda per lasciarli passare.


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Gli incendiari della Comune
di Ulisse Barbieri
Legros Felice Milano
1871 pagine 143

   





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