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      Per una donna che ti piace. Orbene, da Adamo in poi ciò è capitato a più d'uno, e non so che alcuno abbia perso il lume degli occhi, prima di averne l'intiero. Pensaci un tratto; o le piaci tu pure, o non le piaci. Se non le vai a genio, ci hai il tuo conto saldato; puoi mandarla a quel paese, o aspettarla al varco e far vendetta allegra; ad ogni modo, egli non c'è da desiderarsi la morte per una donna che non ti abbada. Se in quella vece la ti vede di buon occhio, aspetta, perdiana; il tuo giorno verrà. O che credi, perchè la diventa contessa d'Osasco, t'abbia a fare il viso dell'arme? Il non esser buono per marito, non vuol già dire.... che anzi!.... In questi casi, un rifiuto io l'avrei per grazia profumata. La donna, amico mio, è una gran bella cosa e ci ha i suoi dolci momenti, che la getteresti sopra ogni altra delizia del mondo; ma guai a chi l'avesse sospesa al braccio tutte le ventiquattr'ore del giorno; e' ci sarebbe da pregarsi il fistolo! Or dunque, Giacomo Pico, sta di buon animo, e non ti lasciar scolorire le ultime rose sul volto, che non abbia a parer meglio di te il Cascherano, quando verrà a fare il mogliazzo.
      - È già venuto; - mugghiò il Bardineto.
      - Ah, ah! non si perde tempo? E sia pure e ci resti, in sua malora! Tu non mi fare il poeta; che saresti ridicolo, e chi fa ridere ha perso la causa. Ti piace la donna! tienti sull'orma e aspetta il buon punto. Chi sa? Non t'eri accorto, e forse la tua stella è già apparsa sull'orizzonte. Ma sopratutto, bada, non ti guastare il sangue, non pigliar nulla a scesa di testa; è l'essenziale.


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Castel Gavone
Storia del secolo 15.
di Anton Giulio Barrili
Fratelli Treves Milano
1875 pagine 304

   





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