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      Ma qualche fucilata ci avvertì dell'esser loro; i cannocchiali, puntati da quella banda, non lasciarono più dubbio; si riconoscevano anzi, ai pantaloni rossi, i soldati dell'esercito imperiale. Fu allora necessario dar dietro, far conversione a sinistra, per opporci al nuovo pericolo, Così perdendo i frutti della carica vittoriosa. Ma qui ben presto occorreva uno di quei fenomeni tanto frequenti in guerra, e presso tutti gli eserciti. Mentre le prime schiere facendo. fronte al nuovo nemico resistevano virilmente, e già cominciavano a tenerlo in rispetto, le ultime schiere ingrandendosi il pericolo, non vedendosi forse sostenute alle spalle, si lasciarono cogliere da un improvviso sgomento, si ritirarono a scompiglio verso la chiesuola dell'ambulanza, all'estremità del paese. Invano gli ufficiali con le sciabole in aria tentano di fermare quella valanga della paura, Invano il Generale, accorrendo, tenta di rianimare quel branco di fuggiaschi; invano li rimprovera con aspre parole. - Prima di scappare, voltatevi almeno a vedere chi v'insegue, vigliacchi! - grida egli furente. Ma invano, ho detto e ripetuto: costoro fuggono, fuggono, fuggono, lasciando tutto scoperto il terreno e con esso il lato sinistro del paese, con forse cinquecento uomini tagliati fuori nel suo abitato.
      Tra la chiesuola dell'ambulanza e la collina di sinistra, donde i nostri pezzi senza munizioni son costretti a tacere, la strada verso Monterotondo si fa alquanto più stretta. Una carretta d'artiglieria, rimasta là a caso, fa un po' d'impedimento al passaggio.


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Con Garibaldi alle porte di Roma
1867 - Ricordi e note
di Anton Giulio Barrili
Fratelli Treves Milano
1895 pagine 159

   





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