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      Cị detto, ed altro ancora, il vecchio aldione esć brontolando, a guisa di burrasca che s'allontani. E anḍ, scendendo la collina, anḍ tanto, risalendone un'altra e ridiscendendola del pari, che giunse fino a Cairo.
      Oltrepassato l'androne della vecchia porta romana, si avvị verso la chiesa di Santa Maria, entṛ nel chiostro attiguo, e domanḍ del canonico Ansperto.
      Questi era per l'appunto in casa, ritirato nella sua cella, raccolto nelle sue meditazioni religiose.
     
     
      CAPITOLO V.
     
      Come il vecchio Dodone
      andasse per consiglio dal canonico Ansperto;
      e del sollievo che n'ebbe.
     
      Il canonico Ansperto di Santa Maria di Cairo era un buon vecchio prete; non un'aquila, non un cigno, nè altro di quegli animali gloriosi che servono ai nostri paragoni, quando vogliamo celebrare l'intelligenza, la facondia e la dottrina di un uomo.
      Passando a cercare gli esempi in un altro ordine di cose, diremo che non era un'arca di scienza, ma neanche una cassapanca d'anticamera, e se a rigore di termini non si poteva chiamarlo la prima penna del Capitolo, come oṣ, il sagrestano di Santa Maria, dopo averlo sentito spiegare i santi Evangelii, non si doveva neanche gabellarlo per l'ultimo dei calamai, come fece, in risposta al sagrestano, un canonico rivale. Era, a dirvi le cose come stavano, era un brav'uomo, che sapeva leggere nel breviario, anche quando non fosse il suo; gran cosa per que' tempi, coś poveri di amanuensi, e in cui la cartapecora costava un occhio del capo; di guisa che si usava stipar le pagine di roba, abbreviando le parole oltre il lecito e riducendo i libri sacri ad una selva di geroglifici.