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      ... quel tronco di salcio che gli cresce appena tagliato!... Ci ha detto che il legno fresco fa così; ed ha avuto aria di canzonarci. Qui sotto c'è una malìa.
      - Avete ragione.... forse.... - balbettò il castellano. - Ma che fareste voi? che consigliereste?
      - Per me, consiglierei, se questo Legio vince la gara, di rimettere la decisione al conte Anselmo. Che cosa ne dice il mio compagno?
      - La penso ancor io in questo modo; - rispose l'altro scabino. - Non ci sarebbe giustizia a dargliela vinta, se c'entra un'arte diabolica.
      - Ma forse, - ripigliò il primo scabino, - ci sarebbe anche modo di farlo pentire in tempo, questo Legio del malanno.
      - E in che modo?
      - Mandando subito al chiostro di Santa Maria, per uno di quei canonici, che venga a far gli esorcismi. Se Legio ha una malìa per vincere, la malìa sarà subito scongiurata.
      - Sì, - disse l'altro scabino, - mandiamo per il canonico Ansperto. Egli è il più dotto uomo del capitolo, e saprà come fare, per ridurre all'impotenza gli spiriti maligni. Vuoi tu dunque che lo facciamo avvertire? È qui per l'appunto Scarrone, che potrà andare e tornare, nello spazio di mezz'ora.
      - Fate voi, chiamate voi; - disse Rainerio, che non osava più consigliare, nè risolvere. - Sono stanco, disfatto; il mio cervello non regge; non so che dirvi; rimetto in voi ogni cosa.
      - Si sta freschi, allora! - borbottò lo scabino che aveva espresso il parere.
      Frattanto, il giovane Marbaudo lavorava a gran furia. Aveva veduto giungere il nuovo competitore, ma non ci aveva badato più che tanto.


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Il prato maledetto
Storia del X secolo
di Anton Giulio Barrili
Fratelli Treves Milano
1909 pagine 213

   





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