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      Ed oggi ancora, tanti secoli dopo, č voce tra i terrazzani che in certe notti si veda ancora il maligno celebrare le sue nozze su quel prato, con le solite fiaccole e con la solita musica.
      Io, se ci aveste a passare in quei momenti difficili, non saprei davvero che cosa consigliarvi. Forse non sarebbe male andarci con una buona lanterna, perchč pių ci son lumi e pių ci si vede. Non sarebbe neppure mal fatto aver musica in compagnia e voglia di stare allegri.
      Dice il proverbio francese: "plus on est de fous, plus ont rit."
     
     
      FINE
     
     
      INDICE.
     
      Prologo
      IIn cui si ragiona d'uomini, tempi e costumi d'avanti il Mille
     
      IIDi un nuovo Landerico, che andava in traccia di un'altra Fredegonda
     
      IIICome prendessero colore i sogni ambiziosi della bianca Getruda
     
      IVD'un giovanotto che voleva farsi impiccare, e d'un vecchio che voleva romper l'osso del collo alla sua figliuola
     
      VCome il vecchio Dodone andasse per consiglio dal canonico Ausperto; e del sollievo che n'ebbe
     
      VIIl castellano alle vedetteVII
      Dove si vede quali effetti sortisse una predica sul giglio delle convalli
     
      VIIIIl bando del conte Anselmo
     
      IXIn cui il banditore Scarrone trova gaio il legislatore e l'innamorato Marbaudo trova iniqua la legge
     
      XI rimorsi del canonico Ansperto e le paure del castellano Rainerio
     
      XILegio, legionis
     
      XIIDove i cinque falciatori in gara si riducono a quattro
     
      XIIIIdillio comitale
     
      XIVDove i falciatori in gara, di quattro che erano rimasti, ridiventavano cinque
     
      XVDella falce che cresceva e dello strano lavoro che riusciva a fornire
     
      XVIIn cui Legio sfodera la sua scienza, e squaderna i suoi titoliXVII


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Il prato maledetto
Storia del X secolo
di Anton Giulio Barrili
Fratelli Treves Milano
1909 pagine 213

   





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