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      Sciocco, ma quella gente moverebbe un dito per alleviarti un dolore? E Tu giovane, scettico e freddo e pieno di posa, sai Tu come mi agghiacci l'anima col tuo cinismo scientifico? Sei artista tu? - Ami tu?
      O Lidia, che giornata triste! Nevica ed è freddo. Guardo il tuo ritratto e penso. - Quanto ho sofferto dalla sera che io ti vidi, freddolosa, triste, avvolta nello scialle ad oggi! Io ho sofferto per amore! Oh come riderebbero i miei amici!
     
      26 febbraio. - Dio, mi spavento! Sono io sicuro dell'anima mia?
     
      1.° marzo. - Oggi sono felice. Da due giorni ero nervoso e spaventato. Ho letto ieri in un libro del Michelet: "Due persone che si amano spendono assai meno di uno solo che vuol dimenticare." - E che idee nobili, pratiche, scientifiche! Quelle pagine mi hanno consolato. - È sabbato grasso. Ieri a sera non sono andato al veglione della Scala: sarebbe stato un insulto a Lei che soffre.
      Oggi sono felice!
     
      2 marzo. - Sono freddoloso e sonnolento. Sono stato alle feste del Giardino. Ho avuto vicino, vicinissimo a me una sposina dalle spalle, dal seno nudo, ridente, allegra. Ho finito di dire a me stesso: - È mia moglie? Posso amarla? - La trovai gentile, perchè donna, la guardai, mi sentii buono e onesto, ma... potrei dimenticarti, o Lidia? No!
      Ieri il mio tormento fu grande. I pensieri mi bollivano nella testa, si che credevo di impazzire. Leggo oggi Michelet. - Poesia!
     
      6 marzo. - Perchè non una riga? Perchè mi tormento così? - Sono nervoso e aspetto. - Come la vita è breve per il mio amore!


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Storia di un'anima
di Ambrogio Bazzero
Fratelli Treves Milano
1885 pagine 355

   





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