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      - È commemorazione d'amore. Mi sento casto e affettuosissimo. Avevo con me la tua lettera, e ho ripetuto tra me le parole: Vous étes mon ami, et un ami rare, pourquoi ne serai-je pas confiante avec vous? Si je vous ai fait du mal une fois je veux le réparer en étant pour vous une soeur et une amie. - Dio, eccoti il mio avvenire.
      Finora la mia vita fu uno spasimo di incertezze, di speranze, di propositi, di scoraggiameli... Ed ora?
      Perchè non mi scrive?-Non mi scriverà? - Sarà rotto il filo tra noi due.
      Ma perchè mi tormento così? Prego? Confido? Faccio della poesia? La scienza che mi dice? La verità qual'è?... Mio Dio, mia Lidia, datemi un po' di fede gentile.
      In che mani saranno questi miei fogli fra venti anni? e fra quaranta? e fra cento? - Vivrà l'anima mia, quando io sarò polvere e nulla? - Chi leggerà? chi capirà? Chi pregherà per me fra cento anni?
      O Lidia, almeno le anime siano immortali! posso io averti amato soltanto per sette o dieci o venti anni? e dopo? - Per sempre! Per sempre! - dice l'anima mia. - Per sempre e in Dio! Dio che è l'amore! Dio che mi vede, e mi perdona, e mi conforta, e mi fa sperare e sorridere: - Dio che c'è!
     
     
     *

      * *
     
      - Torno dal Duomo. Che pensieri mesti! Credo sempre di vederti e sento di amarti! Ho bisogno di guardarti negli occhi! - Ti immagino nella chiesa di San Marco; tu sei bella, tu credi, tu disperi.
     
      22 aprile. - Ho speso del denaro, comperando un budriere antico. Non è denaro pei poveri? Nella mia nuova missione imparerò a risparmiare ed a fare l'elemosina!


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Storia di un'anima
di Ambrogio Bazzero
Fratelli Treves Milano
1885 pagine 355

   





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