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      Ghigni anche tu, e anche tu stringi l'occhietto.... E quando pensi che le acute scarpine, la veste bergère a fiorami d'ortensia, il busto colmo e giù appuntato, gli accroche-cœurs, i nèi.... i meno svelati.... tutto è finito! La dama giace sotto in qualche chiesa barocca, sotto la pietra barocca, già dimenticata dalla prece barocca, già.... Ah i lombrichi appartengono al realismo!... Quando ti trovi solo, tu piangi d'amarissima voluttà! Guardi, cerchi e fantastichi: vedi il bruno ritratto di colei che t'avrebbe avvinghiato, lo scrittoio a specchi ed oro su cui t'avrebbbe scritto il bigliettino galeotto, le bugie olandesi che t'avrebbe accese....(11) Ti vanno e ti vengono innanzi gli occhi le manine bianche, colle unghie rosee, coi braccialetti che segnano nella carnicina grassottina la depressione sotto l'oro massiccio. Non sono ancora accese le complici bugie per le?... Passi per le stanze del riposo, coi moschetti di drappo a pennacchi, colle coltri dense, coi cuscini gonfi, coi tavolini da notte inesplorabili: tutto sa l'odore della vipera. Passi nella biblioteca, lunga, lunga, lunga.... Un volumaccio è ancora aperto su un leggìo: ha il labbro rosso, le pagine gialle e su una gottaccia tabaccosa.... Vegliava il geloso marito nella biblioteca.... Passi nella galleria dei quadri, delle statue, delle incisioni, delle conchiglie, in altre sale, in altre.... La semiluce è triste: è triste la memoria dei morti: è tristissimo l'insaziabile desiderio per coloro che non sono più. Chi guardi?


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Storia di un'anima
di Ambrogio Bazzero
Fratelli Treves Milano
1885 pagine 355