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      Tutto finisce! E che resterà di queste pagine?
     
     
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      Passa la bellezza, come profumo all'aria, e il suo ricordo sarà un rimpianto. Dura invece la bontà, come l'incenso nel chiuso tabernacolo, la carità fatta non invecchia mai, ed è sempre sorella alla carità da farsi.
     
      Ama chi sorride e non chi ride. Ricordati che il sorriso è raggio d'alba nel crepuscolo della meditazione, che il riso è lume vulgare in una lucerna di terra; l'alba è foriera del giorno sempre: la vile lucerna un dì o l'altro si spezza.
     
      La musica è l'arte gentile, la primigenia figlia del cuore umano, nata col primo amore, col primo dolore.
     
      La speranza fu data al cuore dell'uomo, come ai giardini il fiore. Ma qual è il fiore che sempre mantenga la sua freschezza e il suo profumo?
     
      Ama la solitudine. Siccome tra il silenzio dei boschi puoi nel crepuscolo intendere il suono soavissimo delle campanelle lontane, così nella pace del cuore potrai sorridere all'armonia dilungantesi de' tuoi ricordi.
     
      Gli occhi stanchi di pianto sono i più degni di riposarsi nella contemplazione del cielo.
     
      Se l'anima tua è un tranquillissimo ruscello che scorre dall'alto tra due rive di fiori, perchè sempre rifletta il colore del cielo, prega che i fiori non diventino alberi, e gli alberi non facciano bosco. Parlo di quei fiori che hanno profumi fugaci.
     
      Se l'anima tua è un'onda tempestosa, non disperare che si franga nel buio per sempre. Prima di rotolare agli scogli drizza la cresta possente, e più è furiosa, più è illuminata dai lampi dell'uragano.


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Storia di un'anima
di Ambrogio Bazzero
Fratelli Treves Milano
1885 pagine 355