Pagina (215/355)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Ho amato la solitudine, in essa solo ho sentito me stesso, e ti ho detto: - -Io ti parlerò parole di conforto, perocchè la fede è la stella che fulgidissima brilla sull'oscurità degli scogli e dell'onda, nella notte del terrore: la speranza ha catena di dolori, ma più questa è lunga, più l'ancora serve nei mari profondi: la carità è lume amorosissimo d'eguaglianza.
     
      Oh ti supplico! getta quel libro da cui esce il ghigno di Mefistofele: chiudi quello da cui scoppia il riso tripudiante del mondo: ama quello tra le cui pagine potresti porre, a segno, il fiore che offristi a tua madre.
     
      Cercare Dio colla luciferina superbia dei sistemi filosofici è vedere il sole attraverso le nubi: trovare Dio colla fede e colla speranza che danno il dolore e l'amore è abbagliare l'anima allo splendidissimo sole di mezzogiorno.
     
      Ama la carità, e pensa che la minima è quella che si fa a denaro. Ama la carità, e pensa che più è quello che ricevi, che quello che dai.
     
      Un pensiero d'amore è il fiore dell'anima. Forse che all'umile arbuscello in camposanto non fu concesso il fiore?
     
      Sai tu che sia il dolore? Troppe volte è l'ultima parola vuota di un verso vuotissimo per far rima con amore.
     
      Non invidiare ad alcuno il tristo dono dell'ingegno: tutte le cognizioni che ci danno i libri sono come i secchi delle Danaidi portati al cuore. Esulta se in te hai il potentissimo dono di amare.
     
      Sai tu che cosa sia la melanconia? Molte volte il fondersi di due crepuscoli, quello dell'amore con quello del dolore.
     
      Se un uomo ti stringesse la mano, sì che tu avessi ad arrossirne, domanda: - Non pensate che vi posso essere sorella?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia di un'anima
di Ambrogio Bazzero
Fratelli Treves Milano
1885 pagine 355

   





Mefistofele Dio Dio Danaidi