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      Vedi: in quel semicerchio di monti, a sinistra, il paese d'Andorno, che spicca illuminato su una frana rossiccia, nel mezzo ecco certi dossi boscosi di un verde metallico, a sinistra i tetti del Favaro. Al di là, il piano si stende, con macchiette bianche, con lucidi serpeggiamenti, con ombre pavonazze di colline, poi si fonde tranquillamente in un tono azzurriccio, su cui a liste si vedono le ombre proiettate dalle nubi: il piano si perde, sfuma in un vapore. L'occhio dice - finisce: - ma il desiderio va oltre, si spande, e trova ancora i piani, i monti, il mare!
      Credi: queste vedute così estese mi fanno meditare.... Che cosa è il desiderio? Che cosa è la vita? Sugli orizzonti del pensiero perché, come su questo, tramonta un altro sole, quello della speranza? - Non so rispondere io, non sai tu: risponde il canto di una fanciulla, Ella è contenta, torna alla casetta sua, e della vita non conosce i misteri nella fortunata ignoranza.
     
     
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      La fanciulla è una falciatrice di fieno. Vogliamo, o cara, copiarla sull'albo? Ella porta una gonna di cotone bleu, col busto compagno, colla camicia bianca stretta al collo con pieghe gelose: un fazzoletto rosso è allacciato sul capo con una foggia bellissima, sì da lasciare due lembi svolazzanti sulle orecchie. Non guardo punto a' suoi lineamenti: tutto è nell'espressione, e questa dice: - Ho la contentezza del cuore. - E fa tanto piacere discorrere con essa! Perchè la fanciulla non è ritrosa, perchè dice che ha tante mucche e tanto fieno falciato, e i fratelli e il babbo lavorano giù negli opifici del Biellese.


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Storia di un'anima
di Ambrogio Bazzero
Fratelli Treves Milano
1885 pagine 355

   





Andorno Favaro Biellese