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      La storia vi è lunga, ma interessante per gli scrittori milanesi: qualche sera chiacchiereremo, perchè già adesso tu non hai tempo.
      Che cosa t'ho descritto? Non so. E ti ho descritto, o credo? Non so, davvero. Queste mie righe sono impressioni, Tratti di penna, schizzi: se tu volessi linee rigide e contorni precisi, sai che ci sono guide, buone e grame, e fotografie. Dunque non gettarmi in un cantuccio, se non adopero squadra nè metro.
      Però, se vuoi, eccoti le dimensioni. Incominciamo da serii:
      Altezza della torre, piedi 57.
      Altezza della piramide, piedi 34.
      Lunghezza della chiesa...
      Capisci! Sei tu che non mi ascolti! Dunque, zitto i zitto! zitto!
     
     
     
      II.
     
      Per ordinare le mie idee, bisogna che col pensiero io vada indietro tre o quattro anni: cinque per l'appunto! Ed ecco mi ricordo una passeggiata a Chiaravalle, una sosta, una colazioncina in un prato, e poi un'ascensione chiassosa, quindi una meditazione seria. Come fosse adesso! Voglio rammentarmi la torre della chiesa e il cimitero.
      Prima di tutto, vi confesso ch'io ho un gusto matto per i campanili, tanto che in un certo paese ho fatto un abbonamento con un sagrestano, perché mettesse a mia disposizione tutte le chiavi d'una chiesa. Quei bugigattoli, quelle scalucce di legno dagli incerti gradini, quel buio, quegli uscioli, per cui solitamente si deve passare per giungere alla torre, mi piacciono in modo strano; e poi quelle funi che pendono giù, o sfilacciate, o giù conducendo l'unto dagli ordigni dell'orologio! - E tic-toc-toc: dall'alto l'inesorabile tempo ci grava sul capo.


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Storia di un'anima
di Ambrogio Bazzero
Fratelli Treves Milano
1885 pagine 355

   





Tratti Chiaravalle