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      In qualunque pių lontano luogo io mi trovassi vi fu un nome ed un'immagine che mi svegliarono sempre nell'anima una profonda impressione. Nč Parigi, nč Londra, nč i luoghi pių pittoreschi della Svizzera ebbero per me le delizie di questo giorno; la veduta di questa amena parte di lago, delle ville, dei monti che lo fiancheggiano dipinti del colore del cader del sole d'una giornata trascorsa al vostro fianco, č la pių cara e poetica...
      Che diavolo s'č fitto in capo mia moglie per questo vapore, io non lo so intendere! (Cosė disse al di dentro della sala, interrompendo quel caldo ragionatore, una persona la cui voce ottusa indicavala occupata a mangiare.) Non lasciarmi pure il tempo del pranzo, per la fretta di partire! e sė che v'erano dei tordi stupendi presi ieri al roccolo, e cotti a meraviglia, e perchč? per correre a Como a rompicollo a vedere una barca
      .
      Eh via, non v'inquietate, caro Conte, rispose prontamente dal balcone quel giovine signore, sul cui volto apparve il dispetto d'essere stato interrotto; vi risarcirete questa sera con qualche dozzina di freschissimi agoni del lago, che, cucinati alla griglia, sono ghiotta vivanda al par dei tordi
      .
      Č vero, anche gli agoni sono buon cibo, me lo ripetč pių volte don Martino che č di questi paesi? disse il grosso Conte apparendo sul limitare del balcone, tenendosi con due mani alla bocca una coscia di pollo che andava spogliando, ma soggiunse tosto come uomo addolorato: in qual modo potrō sanare le maccature che mi produssero gli urti della carrozza nel venire a precipizio sin qui per quella strada indemoniata delle colline piena di nottoloni e di buche?


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Falco della rupe o la guerra di musso
di Giambattista Bazzoni
Ant. Fort. Stella e figli
1829 pagine 359

   





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