Pagina (32/359)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Orsola e Rina, accostumate a quel modo di vita del loro padre e marito, vivevano tranquille, confidenti nella bravura e scaltrezza di lui, non che in una costante prosperità di eventi che a tutti i perigli l'avevano sino allora sottratto. Era estraneo in tutto ai loro animi il rimorso e l'agitazione che avrebbe dovuto infondervi il pensiero d'essere congiunte sì strettamente di sangue ad un uomo che non s'adoperava che nell'uccidere e nel depredare: nè era a dirsi per ciò che gli animi loro fossero corrotti, o privi d'ogni senso di religiosa pietà, perchè anzi possedevano desse, ed era comune in que' tempi, una morale severità di pensieri, un sommo rigore di costumi, che però per l'indole fiera di quell'età non avevano tanta forza da far sentire iniqua e scellerata la violenza delle armi.
      Per tutto in allora, ed in ispecial modo in que' paesi lungo teatro di guerre, i fiacchi, i miti d'animo erano oppressi e spogliati; per ciò nasceva in ognuno tendenza a farsi forte, audace, assalitore; quindi vigeva un'operosità di azioni e reazioni che giustificava ogni eccesso nell'uso della forza, e rendendo perpetue le zuffe e le atrocità, facevale sì famigliari, che più non recavano agli spiriti quel sentimento d'orrore che producono oggigiorno per la loro infrequenza e pel raddolcimento universale de' sociali rapporti. Storie d'uccisioni, d'incendii, fatti atroci accaduti per que' monti, o sul lago, erano le sole che dall'infanzia avevano sempre risuonato all'orecchio d'Orsola e della giovinetta figlia di lei: i loro conoscenti erano stati ognora uomini truci e facinorosi che non ragionavano d'altro che di vendette e d'offese, per ciò nella mente di esse andava congiunta alla naturale sensibilità, al buono e leale carattere proprio degli abitatori delle montagne una fiera e maschia tinta cui frammischiavansi i tetri colori di superstiziose credenze.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Falco della rupe o la guerra di musso
di Giambattista Bazzoni
Ant. Fort. Stella e figli
1829 pagine 359

   





Rina Orsola