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      Mano mano che le navi s'attaccavano bordo a bordo, frammischiavasi a quel rumoreggiare degli archibugi un ribattersi di spade e di scuri che s'incontravano e si ripercuotevano, un gridare, un inveire pių aspro e clamoroso.
      I guerrieri del brigantino si divisero prontamente in due squadre: una stando a sinistra, comandata dal Mandello, teneva lontani gli uomini del Nedena; e l'altra postasi a destra, avendo a capo Gian Giacomo, ributtava la squadra dell'Ammiraglio. Il Pellicione, balzato gių dal brigantino in una scorribiessa, radunate tutte le navi minori, le distinse in drappelli e le spinse ad assalire le navi ducali, ordinando ai pių risoluti d'arrampicarvisi dai fianchi onde prendere i soldati di schiena mentre tentavano penetrare in quelle di(13) Musso: esso medesimo ne dič pel primo l'esempio, poichč, impugnata una scure, montō con venti guastatori sulla nave comasca che da orza lottava fieramente col Sant'Ambrogio, le cui genti avendo perduto il capitano pericolavano di cedere, piombō sui Ducali e fecesi strada a passare a quella nave, i di cui soldati animati dalla sua presenza e dalla sua voce, sostennero vigorosamente l'assalto.
      Era nel frattempo sopraggiunto colā Gabriele, il quale veduto il brigantino alle prese col legno ammiraglio, spinse addosso a questi la sua Indomabile sė furiosamente, che l'urto ne li fece disgiungere gran tratto. Il brigantino approfittando di quell'intervallo, si mosse subitamente in senso opposto dell'Ammiraglio, e venne a porsi a poppa della nave del Nedena, contro cui gli fu agevole scaricare una salva d'artiglierie traforandola d'entrambi i lati.


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Falco della rupe o la guerra di musso
di Giambattista Bazzoni
Ant. Fort. Stella e figli
1829 pagine 359

   





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