Pagina (269/359)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Mandò di nuovo il capitano Bologna a Rezzonico; spedì il Mandello a Varenna, e diede ad entrambi quel maggior numero d'uomini ohe gli fu possibile nella scarsezza in cui si trovava di truppe, di cui alcune dovette pur lasciare nel Castello di Musso sotto il comando del fratello Agosto. Divise poi il corpo più grosso d'armata in tre schiere: la prima più numerosa montata sopra cinque navi volle condurre egli stesso alla difesa di Lecco; la seconda con tre navi destinolla a presidiare Bellaggio per impedire ai nemici di impossessarsene; mise la terza sotto i comandi del Pellicione, onde per la via di terra che fiancheggiava il lago pervenisse a Menaggio e di là inoltrandosi incontro alla colonna dei Ducali, che veniva sulla strada della Tramezzina, togliesse loro l'avanzarsi e si opponesse al ricongiungimento di quella coll'altra che progrediva sui legni per isbarcare a Bellaggio: delle tre navi destinate a guernire questo paese aveva il comando supremo Achille Sarbelloni che saliva la Donghese; le altre due erano la Salvatrice e l'Indomabile capitanate da Falco e da Gabriele.
      Falco, dopo quel dì delle feste per la vittoria, ritornato colla moglie e la figlia alla sua capanna della rupe, aveva durato alcun tempo nella determinazione già fatta, ed espressa a Gabriele, di recarsi a dimorare in Musso; ma poscia veggendo interamente acquetate le cose della guerra, allontanati tutti i nemici, sgombro il lago d'insidie, pensò soprassedere a quella risoluzione, e non abbandonare il suo abituro sino a tanto che non fosse trascorsa l'invernata.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Falco della rupe o la guerra di musso
di Giambattista Bazzoni
Ant. Fort. Stella e figli
1829 pagine 359

   





Bologna Rezzonico Mandello Varenna Castello Musso Agosto Lecco Bellaggio Pellicione Menaggio Ducali Tramezzina Bellaggio Achille Sarbelloni Donghese Salvatrice Indomabile Falco Gabriele Gabriele Musso