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      Vedete quest'altra grotta che s'interna a destra: essa si apre in forma di pozzo in mezzo al piano del Tivano, da dove entrano le acque quando si sciolgono le nevi, e trascorrendo per queste gole sboccano in parte dalla caverna per cui siamo entrati nella valle del Noce, e in parte nella Valle del Lambro dalla caverna per cui usciremo, ed alla quale ora siamo vicinissimi
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      Perchè non si ponno scavare sì lunghi e profondi i sotterranei dei nostri castelli? pronunciò Gabriele; oh allora daremmo cattivo giuoco all'inimico in caso d'assedio, e se per isventura si cedesse all'assalto, potremmo per tale strada condurre in salvo le persone che non saprebbero aprirsela col ferro alla mano, e serbarci anche nella sconfitta ciò che abbiamo di più caro e prezioso!
      Ah, rispose Orsola, che la Madonna ci guardi dall'essere mai costretti a praticare simili sorta di cammini! Chi sa chi passa di solito qui dentro; chi sa chi va svolazzando colle ali di pipistrello per i luoghi che abbiamo lasciati dietro a noi e ci segue da lontano spiando i nostri passi! Io per me non mi sento il coraggio di volgere indietro la testa. Avete osservato che qualità di siti? In un luogo è tutto nero, in un altro tutto bianco e giallo, e per sino coperto d'argento. Non ponno essere stati che i demonii e gli stregoni che hanno fatti questi buchi; ed io sceglierei piuttosto di camminare cento anni sulle bragie, anzichè trovarmi da sola nel luogo ove abbiamo acceso il fuoco e dove s'è venuta a sedere la comare di Palanzo, perchè essa sta ora certamente in mezzo un circolo di diavoli.


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Falco della rupe o la guerra di musso
di Giambattista Bazzoni
Ant. Fort. Stella e figli
1829 pagine 359

   





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