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      Della tranquillità pubblicaFinalmente, tra i delitti della terza specie sono particolarmente quelli, che turbano la pubblica tranquillità, e la quiete de' Cittadini, come gli strepiti, e i bagordi nelle pubbliche vie destinate al Commercio, ed al passeggio de' Cittadini, come i fanatici sermoni, che eccitano le facili passioni della curiosa moltitudine, le quali prendono forza dalla frequenza [pag. 29] degli uditori, e più dall'oscuro e misterioso entusiasmo, che dalla chiara e tranquilla ragione, la quale mai non opera sopra una gran massa d'uomini.
      La notte illuminata a pubbliche spese, le guardie distribuite nei differenti quartieri delle Città, i semplici e morali discorsi della Religione riserbati al silenzio, ed alla sacra tranquillità dei Tempj protetti dall'autorità pubblica, le arringhe destinate a sostenere gl'interessi privati e pubblici nelle adunanze della Nazione, nei parlamenti o dove risieda la Maestà del Sovrano, sono tutti mezzi efficaci per prevenire il pericoloso addensamento delle popolari passioni. Questi formano un ramo principale della vigilanza del Magistrato, chiamato della Police; ma se questo Magistrato operasse con Leggi arbitrarie, e non istabilite da un Codice, che giri fralle mani di tutti i Cittadini, si apre una porta alla tirannia, che sempre circonda tutti i confini della libertà Politica. Io non trovo eccezione alcuna a quest'assioma generale, che ogni Cittadino deve sapere quando sia reo, o quando sia innocente. Se i censori, e in genere i Magistrati arbitrarj, sono necessarj in qualche governo, ciò nasce dalla debolezza della sua costituzione, e non dalla natura di governo bene organizzato.


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Dei delitti e delle pene
di Cesare Beccaria
1764 pagine 84

   





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