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      85] osservati quanto maggiore ne è il numero. Ma dove la popolazione cresce in maggior proporzione, che non i confini, il lusso si oppone al dispotismo, perchè anima l'industria, e l'attività degli uomini, e il bisogno offre troppi piaceri, e comodi al ricco, perchè quegli d'ostentazione, che aumentano l'opinione di dipendenza, abbiano il maggior luogo. Quindi può osservarsi, che negli stati vasti, e deboli, e spopolati, se altre cagioni non vi mettono ostacolo, il lusso d'ostentazione prevale a quello di comodo; ma negli stati popolati più che vasti il lusso di comodo va sempre sminuendo quello di ostentazione. Ma il commercio ed il passaggio de' piaceri del lusso ha questo inconveniente, che quantunque facciasi per il mezzo di molti, pure comincia in pochi, e termina in pochi, e solo pochissima parte ne gusta il maggior numero, che non impedisce il sentimento della miseria, più cagionato dal paragone, che dalla realità. Ma la sicurezza, e la libertà limitata dalle sole Leggi sono quelle, che formano la base principale di questa felicità, colle quali i piaceri del lusso favoriscono la popolazione, senza di quelle divengono lo stromento della tirannia. Siccome le fiere più generose, e i liberissimi uccelli si allontanano nelle solitudini, e nei boschi inaccessibili, ed abbandonano le fertili, e ridenti campagne all'uomo insidiatore, così gli [pag. 86] uomini fuggono i piaceri medesimi quando la tirannia li distribuisce.
      Egli è dunque dimostrato, che la Legge, che imprigiona i sudditi nel loro Paese è inutile, ed ingiusta.


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Dei delitti e delle pene
di Cesare Beccaria
1764 pagine 84

   





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