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      Moltiplicare gli Asili è il formare tante piccole sovranità, perchè dove non sono Leggi, che comandano, ivi possono formarsene delle nuove, ed [pag. 90] opposte alle comuni, e però uno spirito opposto a quello del corpo intero della Società. Tutte le istorie fanno vedere, che dagli Asili sortirono grandi rivoluzioni negli stati, e nelle opinioni degli uomini. Ma se sia utile il rendersi reciprocamente i rei fralle Nazioni, io non ardirei decidere questa questione finchè le Leggi più conformi ai bisogni dell'umanità, le pene più dolci, ed estinta la dipendenza dall'arbitrio, e dall'opinione, non rendano sicura l'innocenza oppressa, e la detestata virtù; finchè la tirannia non venga del tutto dalla ragione universale, che sempre più unisce gl'interessi del Trono, e dei sudditi, confinata nelle vaste pianure dell'Asia, quantunque la persuasione di non trovare un palmo di terra, che perdoni ai veri delitti, sarebbe un mezzo efficacissimo per prevenirli.
      Della taglia.
      L'altra questione è, se sia utile il mettere a prezzo la testa di un uomo conosciuto reo, ed armando il braccio di ciascun Cittadino, farne un carnefice. O il reo è fuori de' confini, o al di dentro: Nel primo caso il Sovrano stimola i Cittadini a commettere un delitto, e gli espone ad un supplicio, facendo così un'ingiuria ed una usurpazione d'autorità negli altrui dominj, ed autorizza in questa maniera le altre Nazioni a far lo stesso con noi; Nel secondo mostra la propria debolezza. Chi ha la forza per difendersi non cerca di comprarla.


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Dei delitti e delle pene
di Cesare Beccaria
1764 pagine 84

   





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