Pagina (98/169)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Mancavano anche i necessari presidii ai magazzini, mancavano le scorte armate ai convogli che dovevano trasportare i viveri al luogo della destinazione. Il giorno 25 luglio erano arrivate sulla piazza di Goito 70.000 razioni di pane. L'ispettore del magazzino domandò un presidio di guardia che non fu fornito. I condottieri all'avvicinarsi dell'allarme fuggirono coi carri e coi viveri, e l'esercito fu privato di sì abbondanti provviste.
      Per l'onore delle armi italiane le Camere piemontesi devono istituire una Commissione d'inchiesta sulla condotta dell'Intendenza annonaria dell'esercito.
      Che se anche la città, nell'abbandono dell'esercito, fosse stata costretta a subire un assedio, non però avrebbe patito penuria dei più necessari elementi di sussistenza, ne sarebbe stata posta nel pericolo di temere la fame. Le farine per otto giorni erano già pronte: e quando i mulini interni della città avessero servito soltanto pei cittadini, non anco per l'esercito a cui appunto per buona parte servivano negli ultimi giorni, si sarebbe potuto ridurre in farina i grani che esistevano in città per altri 15 giorni, essendosi oltre a ciò destinato una macchina a vapore della strada ferrata come forza motrice della macina di grano.
      Aggiungansi il riso, le carni, i salati, i legumi, gli altri mille generi offerti da una grande e ricca città, che concorrevano a rimuovere ogni apprensione anche nel caso d'una lunga resistenza della città assediata.
     
      Difesa militare della città e del territorio. - Venendo ora a dire della difesa militare della città e del territorio non anco invaso, vogliamo far precedere lo stato delle munizioni che si trovavano in Milano.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'Italia e la rivoluzione italiana
di Cristina di Belgioioso
Remo Sandron
1904 pagine 169

   





Goito Camere Commissione Intendenza Milano