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      Mi si rispondeva: di tal modo ingaggiati, sarieno poi sempre dei volontari.
      (9) Riporto qui dei fatti dietro relazione di soldati piemontesi, e del suo stato maggiore: non ne garantisco l'esattezza: quanto però li fa creder veri, si è l'impossibilità di trovarne fu un'altra spiegazione per poco plausibile.
      (10) Giova ricordare che questo scritto, dettato all'estero, compariva nella Revue des Deux Mondes; onde l'autrice scriveva per illuminare l'opinione estera.
      (N. dell'Edit.).
      (11) Nei pochi giorni, che rimase al potere il Sig. Cattaneo diede certamente prove non dubbie di suo talento, e di patriottico amore. Bene egli prediceva rispondendo ai suoi amici il 18 marzo: «Monsieur Casati finira pour nous faire mitrallier», funesta predizione, che si avverò. E fu Cattaneo, che primo si oppose alle proposte d'accettazione dell'armistizio instantemente fatte dal Casati. «Monsieur Casati nous faisait demander pour nous dire, que le maréchal Radetzky s'abandonnant à un mouvement d'humanité, avait chargé monsieur le major d'aller voir quelles étaient les dispositions de la municipalité. Monsieur Casati proposait donc une suspension d'armes de quinze jours qu'il eroyait nécessaire pour que le maréchal Radetzky pût faire connaître au cabinet de Vienne l'état des choses, et en être autorisé à faire des concessions. En même temps monsieur Casati proposait au maréchal de faire consigner dans les casernes toutes ses troupes, et s'engageait de son côté a inviter les citoyens a cesser le combat». Se il voto di Casati non ebbe effetto dobbiamo ringraziare Cattaneo.


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L'Italia e la rivoluzione italiana
di Cristina di Belgioioso
Remo Sandron
1904 pagine 169

   





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