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      Ma tale non era certamente il divisamento del commissario plenipotenziario e del suo governo. La Reggenza essendo essa pure provvisionale, non potevano essere intese a pro di essa le accennate spogliazioni, ma bensì a pro di quella autorità che doveva poi eredare definitivamente le attribuzioni tutte della Reggenza medesima. La quale autorità era poi, come vedremo a suo tempo, l'autorità centrale, il gabinetto di S. M. l'imperatore d'Austria, il governo stabilito in Vienna, il quale regola le cose delle sue province lombarde.
      La tendenza minuziosamente oppressiva, che è uno de' principali tratti del carattere della politica austriaca, chiarivasi fin d'allora. La società segreta dei Liberi-Muratori, ed altre società segrete furono espressamente proibite con un decreto del 26 agosto 1814, e comminata a' rei del delitto di associazione la pena della prigionia, per uno spazio di tempo non maggiore di tre anni. Un altro decreto del 25 d'ottobre prescrivea severe pene contro i disertori, e rammentava a tutti i cittadini dabbene l'obbligo che loro correva non solo di negare ogni soccorso ai disertori, ai coscritti contumaci o refrattari, ecc., ma anche di denunciarli ai magistrati, del pari che i loro ricettatori o fautori. Ben presto dovea venire in pieno fiore il sistema dello spionaggio e delle delazioni.
      Intenti a ristabilire in tutta l'Europa l'antico ordine di cose, aveano gli Austriaci pochissime truppe da porre all'opera in Lombardia. Poche migliaia di soldati erano distribuiti in tutta l'Alta Italia, e chiusi nelle fortezze ond'è coperta la contrada.


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Studi intorno alla storia della Lombardia negli ultimi trent'anni e delle cagioni del difetto d'energia dei lombardi
di Cristina di Belgioioso
1847 pagine 218

   





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