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      I medici e i chirurgi non sono già eccettuati da un tale avvilitivo obbligo; chè anzi una legge del 9 di maggio de 1816 minaccia loro un'aspra pena ove tardino più di ventiquattr'ore a ragguagliare i maestrati delle ferite cui sono chiamati a medicare, oppur anche delle malattie, accidenti, ec., che possono essere effetto di un qualche delitto e in cognizione delle quali sono venuti per l'adempimento del loro ufficio. Aggiugnerò inoltre che i dazi tra la Lombardia e l'altre parti dell'impero austriaco non furono aboliti; il che privò la contrada dell'unico e tenue vantaggio che avrebbe potuto curarle la sua riunione a un grande Stato; che le prefetture, le sotto prefetture, i tribunali e tutti i corpi amministrativi o giudiziari componenti l'amministrazione franco-italica mano mano si cessarono; e le circoscrizioni del territorio vennero ristabilite come a' tempi di Maria Teresa. Ma a questo riguardo conviene dire che una tale spartizione, del pari che l'ordinamento comunale antico e riposto in vigore, erano certamente da preferirsi a quelli che l'imperatore Napoleone aveva importati di Francia. Un novello codice civile fu promulgato o per meglio dire, con regia patente del 28 settembre 1815, fu esteso alla Lombardia il codice vigente nel resto della monarchia, con questo però che non cominciasse ad aver vigore che dal 1.° di gennaio del 1816. I dritti matrimoniali vennero ordinati dal 1.° di luglio 1815 in poi con una patente del 20 aprile dell'anno medesimo. Il codice dei delitti e delle gravi trasgressioni politiche, promulgato il 9 di luglio del 1815, fu posto in vigore pel 1.° di novembre successivo.


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Studi intorno alla storia della Lombardia negli ultimi trent'anni e delle cagioni del difetto d'energia dei lombardi
di Cristina di Belgioioso
1847 pagine 218

   





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