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      Veggono gli uomini generosi ridotti alla impotenza di procurare il bene, perseguitati ed angustiati persino nelle loro cose domestiche; e scorgono, dall'altro canto, i vili ed imbecilli servitori che hanno posto a frutto i funesti ammaestramenti della loro infanzia, insigniti dei segni esteriori della pubblica considerazione, conseguire l'intento di tutte le loro intraprese, passeggiare fastosi per le vie della città, col sorriso sulle labbra, la cera d'uomo contento, grassi e ben pasciuti. Chi meraviglierà che il più gran numero di questi giovani esposti senza schermo ad una serie di seduzioni, ch'ebbe principio, per così dire, fin dalla loro nascita, si lasci trascinare dalla corrente, cada in un certo quale torpore e si persuada da senno che la sua resistenza non avrebbe buon esito? Chi meraviglierà, perimenti, che il picciol numero di quelli il cui animo non può piegarsi a mostrarsi soddisfatto di un tale stato di cose, non sappia trovare altro migliore compenso che quello di abbandonare le città e il mondo per andare a sospirare liberamente ne' campi?
      Il governo austriaco ha trionfato della vigoria lombarda; l'ha intorpidita, se non l'ha distrutta. Ma egli stesso sconta ora il fio della sua lunga ipocrisia, dell'intollerabile soggezione impostaci. Col continuo trattarci da fanciulli, si è privato egli pure d'ogni virilità; col continuo fingere e dissimulare, ha contratto il vezzo che contraggono per lo più i menzogneri, ha perduto cioè la coscienza della sua esistenza, o la sua identità. Egli ha conservato l'apparenza della vita che ha logorata contro di noi, ma la vita se n'è da lui sfuggita come dal cadavere sottoposto all'azione galvanica.


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Studi intorno alla storia della Lombardia negli ultimi trent'anni e delle cagioni del difetto d'energia dei lombardi
di Cristina di Belgioioso
1847 pagine 218