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      Ella me ne trattenne promettendomi d'impetrarlo per me: ed anzi un giorno si aspettava ad ore il rescritto. La sperienza del passato mi incuteva timore per l'avvenire: Ella mi quietava coll'assicurarmi con parola d'onore che alla fine, in qualunque evento, quella giunta mi sarebbe sempre stata pagata finché l'amministrazione avesse avuto reggimento da Lei. Questo in verità era assai meno che fissazione nel ruolo, come avrei desiderato, ma pure era qualche cosa: e così per allora mi tacqui. Passato un certo tempo mi fu ritolto l'aumento. Morì quindi il Sig. Lepri commesso di la classe; e il Sig. Poggioli che sempre allegò anteriorità sopra di me, benché entrati entrambi in esercizio col medesimo grado in un medesimo giorno, sollecitò il posto di primo commesso, e l'ottenne collo stipendio analogo, in preferenza di me, che di già ne godeva il titolo: a questo si rimediò col rifondere i ruoli, che più non presentassero l'antico metodo di precedenza. Intanto il nuovo Commesso, chiamato dalla Direzione, e venuto certamente anni dopo di me, entrato al fatto delle cose aveva cominciato a lavorare, e lavorando bene, ottenne e gode un aumento mensile di scudi cinque: e per tacere di lui, non pur uno si conta forse fra i tanti miei compagni, il quale non lucri il suo soprassoldo segreto. Io solo non ho mai nulla avuto, anzi quello perduto che aveva. Ecco, Sig. Conte, i vantaggi miei e i disegni che si facevano per favorirmi e sollevarmi. Io abborrii sempre dallo stile de' pitocchi. Oggi però che le mie circostanze, senza potersi dire pessime, assunsero pure aspetto peggiore delle antiche, io stimo non dover più osservare silenzio; convinto di più che quantunque quelle fossero ottime, come forse taluno vuol credere, ciò non entrerebbe nel nostro calcolo, perché le paghe degli ufici già stabiliti non si livellano in progresso sulle proprietà particolari come le dative: di che tanto nell'Amministrazione nostra quanto in tutti gli altri dicasterii del governo brillano luminosissimi esempi.


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Le lettere
di Giuseppe Gioachino Belli
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