Pagina (526/963)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Non vi spiaccia, Bertinelli mio, dirmene qualche cosa di più, onde sapere sino a qual grado noi dobbiamo o compiangervi o rallegrarci con voi.
      Prima però di scrivervi ho voluto poter vedere il Rev. Prof. Tizzani che al mio ritorno seppi essere in Roma. Mi recai perciò jeri a S. Pietro in Vincoli per salutarlo e parlargli di voi. Non lo trovai e gli lasciai scritto il mio nome. Intanto perché non trascorra più tempo, spedisco questa mia lettera, e confido sarà da voi ricevuta con sentimenti uguali a quelli che me l'hanno dettata.
      Stringete per me affettuosamente la mano a Torricelli, se lo vedete. Ma non dubito che lo vediate, dacchè l'anima di lui soave e gentile nol fa mancar mai là dove siano lagrime da tergere e conforti da amministrare.
      Vogliatemi bene, mio caro amico, e ditemi se qui posso far nulla per voi in contraccambio delle sollecitudini da voi concesse a mio vantaggio in questo mio tempo di disinganno. Sono di cuoreIl Vostro aff.mo e obbl.mo amico
      G. G. Belli
      Via Monte della Farina n° 18
     
      LETTERA 350.
      A CIRO BELLI - PERUGIADi Roma, 14 ottobre 1838
      Dall'ottimo tuo Signor Rettore ti sarà data questa mia lettera (responsiva alla tua 9 corrente), della quale mi favorisce esser latore il Signor Fiorelli che parte per Perugia con un altro figlio da collocare in Collegio.
      Quello che tu mi dici intorno al proverbio arabo, relativo alla umana saggezza, è giustissimo. Troppo disdirebbe all'uomo il non divenir saggio che in grave età. In tutte le epoche della vita nostra dobbiamo amare il giusto ed il retto, nel che risiede la prima saggezza che da noi esigono Iddio ed il mondo: in tutti i giorni del viver nostro abbiamo obbligo di acquistar nuova dottrina per conferire alla saggezza nostra progressivo aumento ed insieme un carattere più rispettabile. Non vorrei però che intorno a questo soggetto tu cadessi in un equivoco ed assumessi una opinione contraria alla comune sentenza che suole attribuire il senno alla età matura dell'uomo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le lettere
di Giuseppe Gioachino Belli
pagine 963

   





Bertinelli Rev Roma S. Pietro Vincoli Torricelli Vostro Belli Monte Farina Roma Signor Rettore Signor Fiorelli Perugia Collegio Iddio Prof Tizzani Pietro