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      Primicerio D. Ciro Le può a voce significare quando viene costì a perder tempo con donne in vece di attendere agli obblighi del proprio stato. Le basti per oggi questo po di rammanzina: un'altra volta si metterebbe mano a compulsioni più efficaci ed operative.
      Dunque la diarella (come diceva una certa comare) ti prese e ti rilasciò la stessa mattina? Indizio perciò di lieve causa, che può benissimo spiegarsi con isquilibrio di digestione al passare da dieta piuttosto rigida ad alimenti alquanto più sostanziosi. Tu però sei prudente: prudente è anche il medico: così le cose andranno bene, secondo il nostro comune desiderio.
      Qui tutto il campo è a romore sul Nuovo metodo di ravvisare il cholera morbus, e relativo metodo di cura, proposto dal farmacista Gaetano Tardani. De' medici chi dice sì, chi no, chi stringesi nelle spalle. Uno grida che giova, uno che nuoce, uno che non fa né bene né male. Questo vuole servirsene, quello ricusa, quell'altro tentenna, sgomentato dalla idea di assoggettare i suoi clienti alla passiva condizione di strumenti sperimentali. Intanto varie e varie guarigioni sembrano qua e là veramente ottenute: la stampa del metodo si moltiplica a migliaia e migliaia: la farmacia del Tardani è assediata da processioni di concorrenti: gli altri speziali van preparando il farmaco, il quale non è un segreto, ma non tutti lo han pronto o almeno in quantità sufficiente all'uopo novello. Bisognerebbe peraltro instituirne esperienza in grande, uniforme, e a mo' di clinica in qualche spedale, perché i saggi isolati a ben poco valgono per istabilire un criterio ed un canone, stante le difficoltà molteplici di buone e non dubbiose verifiche. Ma, sino ad ora almeno, i direttori degli spedali non ne voglion sapere. In tutte le cose nuove accadde sempre così, e forse lo stesso innesto del vaiuolo presso alcuni è tuttora un soggetto di disputa.


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Le lettere
di Giuseppe Gioachino Belli
pagine 963

   





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