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      L'anima sua allora si inasprisce, e i suoi difetti non più velati da alcuna apparenza di amabilità, lo abbandonano al solo conforto della pazienza e della compassione. Per risparmiarmi pertanto al possibile la umiliazione di que' generosi sentimenti, io penso di fabbricarmi una felicità domestica, una felicità tutta indipendente dalle vicende del mondo; e ringrazio la providenza che m'abbia concesso un piccolo amico, il quale ricordevole forse un giorno dei dritti acquistati dalle mie cure alla sua riconoscenza, mi amerà spero senza le viste interessate della personalità. Ancor io, se potessi, sceglierei dunque asilo in un piccolo angolo di terra, dove mi abituassi per gradi a far di meno di agi, di strepito, di varietà, di compagnia, di gloria, di tutto ciò insomma che aggirandoci nel continuo vortice delle cose peribili, ci vieta di pensare a noi stessi. L'amicizia di mio figlio e di un altro compagno che io avessi trovato sulla strada solitaria scelta pel mio viaggio alla eternità, potrebbero bastarmi per dire: ecco una vita che finirà senza rammarico. -
      Godo di sapere che siete andata a godere della musica in Ancona. So che a voi piace la musica; e ben per voi; un'anima che respinge la musica, dice Shakespeare, è piena di tradimento e di perfidia. In molti il David suscita una sensazione inferiore alla speranza: ma forse la colpa sta più dall'eccesso di questa che dal difetto del cantore. Certo è che la natura gli fu prodiga di molti doni. Nulladimeno, questi vanno camminando con l'età; e la strada del tempo declina.


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Lettere a Cencia
Volume Primo e Secondo
di Giuseppe Gioachino Belli
pagine 246

   





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